domenica 29 novembre 2009

manifestazione 28 novembre

eravamo poche ma buone. E' deludente sapere che potevamo essere di più. Mi sembrano così confusi e privi di senso i motivi delle divisioni che hanno portato alla divisione sulle date delle manifestazioni. E poi non mi è chiaro come mai i giornali non hanno diffuso.Però è stato comunque importante esserci. ho saputo dell'iniziativa della mattina di alcune studentesse della Sapienza di fronte Pal.Grazioli e mi è sembrata molto intelligente spiritosa e utile a bucare il muro della disinformazione. Penso che anche noi potremmo inventarci qualcosa del genere. In una delle prime assemblee al Buon Pastore avevo provato a lanciare l'idea di protestare sotto gli studi di Mediaset al Celio per come la De Filippi e altri programmi trash rimandano l'immagine delle donne, ma a parte Nadia nessuna ha raccolto l'idea. Ieri ne abbiamo parlato con Regina e Rosa e loro sono interessate. Parliamone. Ciao a tutte.Fabiola Questo è il primo post che scrivo sul blog. a Proposito da google non si riesce a entrare ma solo dall'indirizzo sulle mail. Perchè?

lunedì 23 novembre 2009

Manifestazione a Roma

Sabato 28 novembre a Roma, ore 14 da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni.

Contro la violenza maschile sulle donne, per la libertà di scelta sessuale e di identità di genere. Per la civiltà della relazione tra i sessi. Per una informazione libera e non sessista. Contro lo sfruttamento del corpo delle donne a fini politici ed economici. Per una responsabilità condivisa di uomini e donne verso bambine/i, anziane/i e malate/i, nel privato come nel pubblico. Contro ogni forma di discriminazione e razzismo, per una scuola che educhi alla convivenza civile tra i sessi e le culture diverse.

domenica 22 novembre 2009

Lettera di solidarietà alla ragazza di Montalto di Castro

Montalto di Castro(VT). Marzo 2007, una giovane ragazza di 15 anni viene violentata da un branco di 8 suoi coetanei. Il sindaco, zio di uno degli stupratori autorizza uno stanziamento per le spese legali degli stupratori. I giovani stupratori confessano lo stupro, il tribunale li condanna in quanto minorenni, alla “messa in prova”. Quasi tutto il paese si schiera con gli stupratori “bravi ragazzi”, accanendosi violentemente contro la giovane, triste spettacolo a cui si è potuto anche assistere in diretta su canale 5 qualche giorno fa.


Per questo il Collettivo Maripose, nel volersi stringere intorno alla ragazza e per il valore dell’esperienza di solidarietà per e con Angy di Bologna, ha scelto di scrivere la lettera qui sotto riportata alla giovane ragazza. Vi invitiamo a sottoscriverla.


sorellanzaelibertage@libero.it




Genova 4/11/’09

Carissima


Vogliamo con questa lettera fare arrivare a te (e anche alla tua mamma e a chi ti sta vicino) il nostro abbraccio, la nostra solidarietà e sorellanza, per la brutale violenza che hai subito qualche anno fa e per quella seconda violenza che stai subendo nel paese in cui vivi, dove la gente si è schierata con “i bravi ragazzi” stupratori.

Ci sentiamo colpite anche noi e siamo indignate per tutto questo, come donne, appartenenti a quel genere femminile che pur fondamentale per tutta l’umanità, continua ad essere violentato, mortificato e discriminato.

Hai avuto coraggio ad aver denunciato gli stupratori e ad aver continuato a lottare per ottenere giustizia. Questa per noi è la conferma, che anche di fronte alla violenza si può reagire a testa alta per affermare la propria dignità e la propria libertà di scelta.

Un abbraccio forte dal


Collettivo Maripose di Genova

(Daniela,Debora,Enza,Francesca,Gianna Rebecca)

sorellanzaelibertage@libero.it


*In occasione del 25 Novembre “Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne”, anche per te e per le tante donne coraggiose come te, saremo in piazza a esprimere la nostra solidarietà.



Sono interessanti anche questo articolo su Agora.it e questo sul Corriere della Sera.

sabato 21 novembre 2009

Siamo donne antirazziste che vivono nel IX Municipio

Abbiamo dato vita a un Comitato di donne per conoscerci e costruire insieme iniziative di lotta, riflessione e solidarietà contro ogni forma di razzismo, per fermare la violenza ed affermare la nostra libertà.


Siamo preoccupate del clima sociale e culturale che viviamo dove crescono sempre piu disvalori quali l’egoismo, l’intolleranza, la paura dell’altro, il razzismo alimentato anche dalle recenti misure contenute nel “pacchetto sicurezza”.


Ci sentiamo vicine ai milioni di donne nel mondo che ogni giorno si ribellano alle norme repressive, alzano la testa e affermano la propria umanità. Per questo spesso cadono vittime della violenza patriarcale.


Vogliamo fronteggiare i volgari luoghi comuni nei posti di lavoro o per strada, fino alle violenze vere e proprie che scorgiamo nella quotidianità. La violenza patriarcale inizia in famiglia (padri, mariti, partner, fidanzati) e non ha confini, colpisce le donne di ogni etnia, di ogni ceto sociale, di ogni credo religioso e di ogni generazione, per questo respingiamo ogni strumentalizzazione in chiave razzista delle violenze sulle donne, così come rifiutiamo le attenuanti al violentatore di qualsiasi colore.


Non vogliamo farci intimidire dal clima d’emergenza, perché sappiamo che il nostro quartiere può diventare più sicuro se insieme autorganizzandoci alimentiamo la solidarietà e fiducia una delle altre ed impariamo a difenderci da minacce e violenze.


Ci incontriamo ogni mercoledì alle 17.30 al Circolo il Vialetto, via Voghera 6.